Che differenza c’è tra un capolavoro delle arti figurative e un capolavoro della musica? Per esempio, in che cosa è diverso un quadro del Caravaggio da un quartetto di Mozart? Caravaggio ha dipinto “Il riposo dalla fuga in Egitto” una volta, e noi oggi lo possiamo vedere così come lo ha realizzato, o quasi. Chiunque può godere della sua bellezza guardandolo e non è necessario avere un grande esperto che ne esponga le caratteristiche per potersi emozionare. Mozart, per un suo quartetto, ci ha lasciato solo una partitura, un pezzo di carta pieno di puntini simili a moscerini. Perchè ritorni a emozionare ha bisogno di un tramite, un pennello che ricrei “il quadro” tutte le volte. Questo sono i musicisti: studiano anni e anni solo per essere il tramite tra il compositore e il nostro orecchio. Per farlo, oltre allo studio quotidiano del proprio strumento, hanno bisogno di tutta la loro umanità per poter “interpretare” e capire attraverso la loro sensibilità tutte le emozioni che il compositore avrebbe voluto lasciarci, ma che una notazione imperfetta ci ha tramandato solo in parte.
Hanno anche bisogno di tantissima umiltà, per poter usare tutte le proprie risorse umane e musicali al solo scopo di sparire dietro la Musica, e lasciar trasparire soprattutto quella. Il musicista, o meglio, l’interprete, è il pennello che ogni volta ricrea il quadro, senza il quale quello spartito sarebbe solo un vecchio pezzo di carta pieno di moscerini. E ancora oggi, quando possiamo ascoltare le più cristalline interpretazioni con sofisticatissime macchine per la riproduzione del suono, nulla può ancora confontarsi con l’emozione dell’ascolto dal vivo, con strumenti “veri” che producono il suono sfregando sulle corde, pizzicandole o percuotendole, o soffiando dentro ad un “tubo”. Vale ancora la pena di concedersi il lusso di uscire di casa per andare a emozionarsi davanti a una orchestra sinfonica, oppure davanti a un quartetto d’archi o a un pianoforte. Prodigi dell’umanità, come un quadro di Caravaggio o una statua di Canova, che si ricreano ancora oggi davanti ai nostri occhi.
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