La formazione del quartetto d’archi – due violini, viola e violoncello – è stata molto amata da compositori di ogni epoca, da Haydn a Mozart e Beethoven, passando da Schubert, Mendelssohn e Brahms.
Per tutti il quartetto è un’occasione per sperimentare nuove sonorità e nuove forme e per mettersi in gioco creando nuove combinazioni tra “quattro sfumature dello stesso colore”.
Anche per chi suona il quartetto è una vocazione: lo studio costante, la ricerca del suono “perfetto”, lo sforzo di mescolare quattro personalità per raggiungere il migliore risultato possibile, fanno sì che sia l’ensemble più amato e più temuto per chi suona uno strumento ad arco.

Lo String Quartet  è la formazione classica per eccellenza, inizia a diventare “rock” verso gli anni ’80 del ‘900, quando alcuni professionisti decidono di dedicarsi alla musica pop e rock realizzando arrangiamenti di canzoni per quartetto d’archi. Celebri le performance del Quartetto Kronos, che si è dedicato alla musica contemporanea in generale e dell’ Hampton String Quartet, forse il primo Quartetto d’archi professionale specializzato in cover pop-rock.

Negli anni abbiamo arricchito questo repertorio con trascrizioni di canzoni pop e rock, e oggi in scaletta abbiamo brani da Bohemian Rhapsody dei Queen a All of me di John Legend o ancora A Thousand Years di Christina Perri.